LORENZO BALDASSARI
I FILM DEL CUORE
Knight of Cups, di Terrence Malick
Malgré la nuit, di Philippe Grandrieux
LOVE, di Gaspar Noé
A Bigger Splash, di Luca Guadagnino
FUORI CLASSIFICA
The Knick – Season Two, di Steven Soderbergh
MENZIONI SPECIALI
(Segnalati in ordine alfabetico)
The Assassin, di Hou Hsiao-hsien
Blackhat, di Michael Mann
Cemetery of Splendour, di Apichatpong Weerasethakul
Cosmos, di Andrzej Zulawski
Evolution, di Lucile Hadzihalilovic
Hunter, di Scott Barley
Meurtrière, di Philippe Grandrieux
The Thoughts That Once We Had, di Thom Andersen
Visita ou Memórias e Confissões, Manoel de Oliveira
The VVitch: A New-England Folktale, di Robert Eggers
FABIO FULFARO
Migliori 10 film
#1 – Il club [El Club], di Pablo Larraín
#2 – Al di là delle montagne [Shan he gu ren], di Jia Zhang-ke
#3 – Bella e perduta, di Pietro Marcello
#4 – Louisiana – The Other Side, di Roberto Minervini
#5 – In Jackson Heights, di Frederick Wiseman
#6 – Il figlio di Saul [Saul fia], di László Nemes
#7 – L’infinita fabbrica del Duomo, di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
#8 – De l’ombre il y a, di Nathan Nicholovitch
#9 – I miei giorni più belli [Trois souvenirs de ma jeunesse], di Arnaud Desplechin
#10 – Cemetery of Splendour [Rak ti Khon Kaen], di Apichatpong Weerasethakul
Primo dei (non) eletti: No Home Movie, di Chantal Akerman
MARCO GRIFÒ
#1 – Famiglia [Jia], di Liu Shumin
#2 – Knight of Cups, di Terrence Malick
#3 – Istanbul e il Museo dell’Innocenza di Pamuk [Innocence of Memories], di Grant Gee
#4 – 11 Minutes [11 minut], di Jerzy Skolimowski
#5 – Love, di Gaspar Noé
#6 – Frenzy [Abluka], di Emin Alper
#7 – Malgré la nuit, di Philippe Grandrieux
#8 – The Assassin [Nie yin niang], di Hou Hsiao-hsien
#9 – Carol, di Todd Haynes
#10 – In Jackson Heights, di Frederick Wiseman
Menzioni speciali e inevitabili per The Hateful Eight di Quentin Tarantino, Dheepan di Jacques Audiard, Inside Out di Pete Docter e Ronaldo Del Carmen, Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino.
ALBERTO LIBERA
Inevitabile premessa: per chi scrive, il 2015 è stato un anno cinematograficamente molto ricco e stimolante, forse ancora più dei due precedenti. Sono diversi i film assai apprezzati che sono stati a malincuore esclusi dall’elenco seguente.
Nella classifica dei dieci film più amati, a ciascuna opera è stato associato un libro (tre nel caso particolare del complesso film di Guy Maddin ed Evan Johnson, ma si tratta di una scelta quasi obbligata, data la particolare struttura in abisso di The Forbidden Room: per approfondire si rimanda all’analisi del film) che la visione mi ha immediatamente richiamato, sancendo un’affinità elettiva o esperienziale più che necessariamente “tematica”.
I 10+1 FILM DEL CUORE DEL 2015…
Il film
Blackhat, di Michael Mann
#La cresta dell’onda, di Thomas Pynchon
Gli altri dieci (in ordine alfabetico)
The Assassin [Nie yin niang], di Hou Hsiao-hsien
#Anche il tempo sogna. Quando il cinema racconta la storia, di Sergio Arecco
Il figlio di Saul [Saul fia], di László Nemes
#L’immagine insepolta. Aby Warburg, la memoria dei fantasmi e la storia dell’arte, di Georges Didi-Huberman
The Forbidden Room, di Guy Maddin, Evan Johnson
#Aleph, di Jorge Luis Borges e #L’avventuriera di Montecarlo. Scritti sul cinema, di Joseph Roth e #Moby Dick, di Hermann Melville
The Hateful Eight, di Quentin Tarantino
#Meridiano di sangue, di Cormac McCarthy
Knight of Cups, di Terrence Malick
#L’urlo e il furore, di William Faulkner
Living with My Mother a.k.a. Nagasaki: Memories of my Son [Haha to kuraseba], di Yôji Yamada
#Gli occhi, di Edith Warton
I miei giorni più belli [Trois souvenirs de ma jeunesse], di Arnaud Desplechin
#Sylvie: ricordi del Valois, di Gérard de Nerval
Le mille e una notte – Arabian Nights [As Mil e Uma Noites], di Miguel Gomes
#Finzioni occidentali. Fabulazione, comicità e scrittura, di Gianni Celati
Non essere cattivo, di Claudio Caligari
#Empirismo eretico, di Pier Paolo Pasolini
Il ponte delle spie [Bridge of Spies], di Steven Spielberg
#Una verità delicata, di John Le Carré
…E ALTRI 10 FILM IRRINUNCIABILI (Segnalati in ordine alfabetico)
L’Accademia delle Muse, di José Luis Guerín
Aferim!, di Radu Jude
Balikbayan #1: Memories of Overdevelopment Redux III, di Kidlat Tahimik
Cemetery of Splendour [Rak ti Khon Kaen], di Apichatpong Weerasethakul
Chi-Raq, di Spike Lee
Kreise, di Christian Petzold (film realizzato per la longeva serie televisiva tedesca Polizeiruf 110)
Rabin, the Last Day, di Amos Gitai
Sangue del mio sangue, di Marco Bellocchio
Sopravvissuto – The Martian [The Martian], di Ridley Scott
The Visit, di Manoj Night Shyamalan
MENZIONI
AMORE/ODIO (categoria che rubo a Nicolò Vigna): Cosmos, di Andrzej Zulawski
AL CUOR NON SI COMANDA: Star Wars – Il risveglio della Forza [Star Wars: Episode VII – The Force Awakens], di J.J. Abrams / Straight Outta Compton, di F. Gary Gray
ITALIANI APOLIDI (sempre più necessari): Bagnoli Jungle, di Antonio Capuano / A Bigger Splash, di Luca Guadagnino / L’infinita fabbrica del Duomo, di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti / Lousiana – The Other Side, di Roberto Minervini / Per amor vostro, di Giuseppe M. Gaudino / Gli uomini di questa città io non li conosco. Vita e teatro di Franco Scaldati, di Franco Maresco
OLTRE TUTTO (anche il tempo): Visita ou Memórias e Confissões (1993-2015), di Manoel de Oliveira
DELIQUIO DEI SENSI: Malgré la nuit, di Philippe Grandrieux
CORTI E MEDIOMETRAGGI: L’aquarium et la nation, di Jean-Marie Straub / Meurtrière, di Philippe Grandrieux / No No Sleep [Wu wu mian], di Tsai Ming-liang / Où en êtes-vous,Tariq Teguia?, di Tariq Teguia / Um Século de Energia, di Manoel de Oliveira
ESORDI NEL LUNGOMETRAGGIO: Bone Tomahawk, di S. Craig Zahler / Dead Slow Ahead, di Mauro Herce / Kaili Blues [Lu bian ye can], di Bi Gan / 88:88, di Isiah Medina / Stand by for Tape Back-up, di Ross Sutherland / The Witch [The Vvitch: A New-England Folktale] di Robert Eggers
FOTOGRAMMA CHE SERBERÒ PER SEMPRE (da un film comunque imperdibile): The Thoughts That Once We Had, di Thom Andersen
SEBASTIANO LOMBARDO
1. Dead Slow Ahead (Mauro Herce)
2. The Forbidden Room (Guy Maddin, Evan Johnson)
3. The Visit (M. Night Shyamalan)
4. Chi-Raq (Spike Lee)
5. Valley of Love (Guillaume Nicloux)
6. The Lobster (Yorgos Lanthimos)
7. Il figlio di Saul (László Nemes)
8. Sicario (Denis Villeneuve)
9. Counting (Jem Cohen)
10. The Assassin (Hou Hsiao-hsien)
MARTINA MELE
Philippe Grandrieux, Malgré la nuit
Terrence Malick, Knight of Cups
Arnaud Desplechin, I miei giorni più belli
Gaspar Noé, Love
Robert Eggers, The Witch
László Nemes, Il figlio di Saul
Jia Zhang-ke, Al di là delle montagne
Luca Guadagnino, A Bigger Splash
Giuseppe M. Gaudino, Per amor vostro
Steven Soderbergh, The Knick – Season 2
Menzione speciale
Aleksandr Sokurov, Francofonia
Hirokazu Koreeda, Little Sister
Philippe Grandrieux, Meurtrière
ANDREA TERMINI
#1 – Knight of Cups, di Terrence Malick
#2 – Cemetery of Splendour [Rak ti Khon Kaen], di Apichatpong Weerasethakul
#3 – Le mille e una notte – Arabian Nights [As Mil e Uma Noites], di Miguel Gomes
#4 – The Forbidden Room, di Guy Maddin, Evan Johnson
#5 – Cosmos, di Andrzej Zulawski
#6 – Kaili Blues [Lu bian ye can], di Bi Gan
#7 – Malgré la nuit, di Philippe Grandrieux
#8 – The Assassin [Nie yin niang], di Hou Hsiao-hsien
#9 – L’infinita fabbrica del Duomo, di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
#10 – Neon Bull [Boi Neon], di Gabriel Mascaro
Menzioni speciali
Il figlio di Saul [Saul fia], di László Nemes
Love, di Gaspar Noé
The Hateful Eight, di Quentin Tarantino
Heart of a Dog, di Laurie Anderson
Al di là delle montagne [Shan he gu ren], di Jia Zhang-ke
NICOLÒ VIGNA
In questa top ho voluto inserire alcune di quelle opere, uscite nel 2015, che più mi hanno impressionato a livello emotivo e viscerale, magari anche solo per una semplice sequenza… Sono presenti film che inizialmente mi hanno respinto (88:88), o che, a tutt’oggi, reputo imperfetti (Victoria), anche a scapito di opere indubbiamente maggiori o più riuscite (penso ai film di Malick, di Jia Zhang-ke, di Tarantino).
Tra i tanti film assenti voglio ricordare, oltre ai superbi Knight of Cups, Mountains May Depart e The Hateful Eight, almeno i due bellissimi documentari sperimentali Behemot e Dead Slow Ahead, il sottovalutato Sicario di Denis Villeneuve e l’epico, immaginifico Balikbayan #1: Memories of Overdevelopment Redux III di Kidlat Tahimik.
#1 – Cosmos, di Andrzej Zulawski.
#2 – The Forbidden Room, di Guy Maddin ed Evan Johnson.
#3 – Malgré la nuit, di Philippe Grandrieux.
#4 – The Assassin, di Hou Hsiao-hsien.
#5 – Cemetery of Splendour, di Apichatpong Weerasethakul.
#6 – Neon Bull, di Gabriel Mascaro.
#7 – Kaili Blues, di Gan Bi.
#8 – Garoto, di Julio Bressane.
#9 – Victoria, di Sebastian Shipper.
#10 – 88:88, di Isiah Medina.
MENZIONE SPECIALE, OVVERO, “FUORI FORMATO”.
Greetings to the Ancestors, di Ben Russell.