THE SHAPE OF THINGS TO COME Più di tre lustri son trascorsi dalla prima proiezione pubblica di Mulholland Drive [Mulholland Dr., David Lynch, 2001], il 16 maggio del 2001, a Cannes. Solo quattro mesi dopo, un aereo della American Airlines e uno della United Airlines, dirottati da diciannove terroristi di Al Qaida, si sarebbero schiantati […]
Non credo, sai, in cose reali, creature o quant’altro, sostanze che fluttuano attorno a noi. Credo però che tutti quanti noi viviamo con i nostri fantasmi. È qualcosa con cui tutti ci relazioniamo, perché “fantasma” designa il rapporto con le nostre memorie, il rapporto con il nostro subconscio. Olivier Assayas1 Il volto umano era avvolto […]
«L’immaginario contemporaneo si sta fortificando?» Si chiede Tommaso Guariento nel suo articolo riguardante la proliferazione di mura difensive all’interno delle narrazioni odierne.1 L’idea della fortificazione e della muraglia, lì al centro di un discorso sugli esiti della post-modernità, ci interessa qui in quanto derivante, in prima istanza, da un distinguo puramente spaziale: quello che separa […]
UNA SOLA MOLTITUDINE La moltitudine è una. Come nel quadro Le Grandi Bagnanti di Cézanne al Philadelphia Museum of Art che la psicologa Karen Fletcher (Betty Buckley) guarda rapita alla ricerca della chiave che possa scardinare la cassaforte psicopatologica di Kevin Wendell Crumb (James McAvoy) affetto da Dissociative Identity Disorder (DID)1. Il caso si basa […]
Eredità della post-modernità, della fine delle Grandi Narrazioni, è la crisi di un modello hegeliano di Storia intesa come processo razionale e finalistico. Divenuto oramai inconoscibile come intero, il mondo si presenta letteralmente frammentato (l’etimologia del termine segno è assai indicativamente legata al verbo «segare») in una teoria di tracce e segni, da riconoscere e […]