Pena di morte, definizione possibile dell’immagine, come stato ultimo e terminale del contagio tra il mondo e una massa di corpi squartati che si aprono ad altri corpi, patteggiando con paura, divorati da quelli che hanno il potere di annichilirli1. L’opera di Antoine D’Agata (non solo cinematografica) ha sempre richiesto al suo fruitore un impegno […]
MAYBE IT’S BETTER NOT TO KNOW Jacques Tourneur s’infervorò per gli studi di psicologia setacciando tra i volumi dell’ampia biblioteca del padre Maurice, anch’egli grande regista1. Ben presto, all’interesse per lo scandaglio scientifico dei processi mentali e comportamentali, l’autore de Le catene della colpa [Out of the Past, 1947] ha affiancato una passione insaziabile per […]
«There was a scream of agonized finality, a veritable catharsis of the lungs, that made all the others before it seem like nothing at all. Mingled with it, and blurring it, quelling it at the end, came an impact of such violence that the whole door structure seemed to start with it from top to […]
Ho camminato con uno zombi [I Walked with a Zombie, 1943] rappresenta un caso emblematico, a Hollywood, di nobilitazione di un film di genere a opera intellettuale1. Ancor più del precedente Bacio della pantera [Cat People, 1942], infatti, nel realizzare il film, il produttore Val Lewton e il regista Jacques Tourneur si allontanano dai canoni […]
L’articolo è stato tradotto in italiano: cliccare QUI per la versione in ITALIANO. We would like to start with an anecdote. We read that you began to look at cinema differently after watching a film by Andrei Tarkovsky. Can you tell us something about this? We did not have TV at home and my […]