Complicato riordinare le idee per un’esegesi di Nymphomaniac [id., 2013] di Lars von Trier, opera spregiudicata e provocatoria che s’infoltisce man mano che si evolve, terreno di una proliferazione densa al punto di correre il rischio di smarrirsi nella propria eterogeneità. Per dipanare la matassa dobbiamo rifarci ai suoi fulcri strutturali e tematici: alla figura […]
Ecco il nostro paradosso: che l’arte nella nostra società sia, al contempo, l’estremo di una cultura e l’inizio di una natura; che tutta la libertà dell’artista abbia come bel risultato quello di imporci un’immagine immobile dell’uomo. Roland Barthes1 Secondo capitolo della cosiddetta trilogia della depressione, dopo «il destabilizzante squarcio su di un inferno privato» (Vigna)2 […]
Della forma instabile. Breve premessa al cinema trieriano Ad uno sguardo superficiale, la filmografia di Lars von Trier si distingue innanzitutto per la sua eterogeneità. I film che la costituiscono sembrano quasi «negarsi» a vicenda, percorrendo di volta in volta strade differenti, oppure racchiudendosi in trilogie tematiche a volte incompiute1. A questa visione d’insieme, così […]
A fronte della cattiva reputazione fomentata nei suoi film da una vena misogina Lars von Trier è diventato oggetto di una visione spettatoriale cristallizzata, ormai troppo avvezza a considerare con eccessiva severità gli aspetti provocatori e irriverenti di un formalismo che, ciò nonostante, in più occasioni punta al sublime con piena maestria. La figura del […]