Eredità della post-modernità, della fine delle Grandi Narrazioni, è la crisi di un modello hegeliano di Storia intesa come processo razionale e finalistico. Divenuto oramai inconoscibile come intero, il mondo si presenta letteralmente frammentato (l’etimologia del termine segno è assai indicativamente legata al verbo «segare») in una teoria di tracce e segni, da riconoscere e […]
Autore di primo piano nel panorama culturale sincretico (i suoi riferimenti spaziano dall’esistenzialismo francese alla cultura giapponese) del cinema dell’American New Wave, prima critico e teorico, poi sceneggiatore e infine regista, Paul Schrader ha sviluppato un corpus autoriale, profondamente antropocentrico, in cui convivono istanze uguali e contrarie: la materia e lo spirito, il visibile e […]
LORENZO BALDASSARI I FILM DEL CUORE Knight of Cups, di Terrence Malick Malgré la nuit, di Philippe Grandrieux LOVE, di Gaspar Noé A Bigger Splash, di Luca Guadagnino FUORI CLASSIFICA The Knick – Season Two, di Steven Soderbergh MENZIONI SPECIALI (Segnalati in ordine alfabetico) The Assassin, di Hou Hsiao-hsien Blackhat, di Michael […]
Laurent Jullier, nel libro Il cinema postmoderno, identifica l’evoluzione del cinema postmoderno con l’avvento di una relazione fisica, di tipo sensoriale, tra pubblico e film. Tutti gli elementi del film postmoderno sono sottoposti a un vero e proprio processo di intensificazione1: una modificazione dello spazio, eccessivamente frammentato (dal montaggio) oppure innaturalmente dilatato (dai piani-sequenza: si pensi ad Arca russa […]
I personaggi principali di tre film sceneggiati da Schrader prima di esordire alla regia – Yakuza [id., Sydney Pollack, 1974], Taxi Driver [id., Martin Scorsese, 1976] e il sottostimato Rolling Thunder [id., John Flynn, 1977] – manifestano un desiderio, più o meno latente, verso l’automutilazione e l’autodistruzione. Sopra: Yakuza, Taxi Driver e Rolling Thunder. Il […]