“Oh” è in realtà un racconto più che crudele, è un racconto in cui la crudeltà non è nemmeno più percepita come tale, ma diventa semplice merce di scambio, moneta dell’esistenza. La scissione dell’Io, la compresenza di due parti contrapposte e ugualmente forti all’interno dell’anima, ma soprattutto la mancanza di lacerazione che questa compresenza comporterebbe […]
Ri-mediazione dello sguardo e alcune sue conseguenze. Happy End [id., 2017] si apre con una serie di inquadrature prese da uno smartphone: immagini dal formato rigorosamente verticale, registrate da dispositivi mobili e finalizzate alla condivisione, forti di un impietoso andamento documentario che ancora una volta il cinema di Haneke delega alle proprie monadi espressive, alle […]
Può accadere così che l’ombra/immagine si faccia talmente reale da suscitare la passione di colui che contempla se stesso in una fontana. Ma in questo caso, a chi appartiene l’identità reale, chi è più in grado di dire «io», il soggetto o l’ombra che gli nasce incontro dalla superficie lucente? È il dramma di Narciso […]