Da agosto scorso mi sono avventurata nei nostri multiplex locali per vedere film. Completamente vaccinata, con due dosi, indossando una mascherina e frequentando le matinée nei giorni feriali in compagnia di forse altre quattro o dieci persone, mi sono sentita al sicuro. È fantastico rivedere i film sul grande schermo e ne ho visti quasi venti, a cominciare da Annette [id., Leos Carax, 2021] ad agosto, e senza contare i cinque che ho visto al Wisconsin Film Festival.

La mia ultima visione è stata The Northman [id., 2022], il 25 aprile, un lunedì1. Avevo visto il trailer tre o quattro volte prima di rendermi conto che era diretto da Robert Eggers, il regista di The Witch [The VVitch: A New-England Folktale, 2015], che avevo piuttosto apprezzato, e di The Lighthouse [id., 2019], un film che reputo mirabile.

Prima di The Northman vi era il solito susseguirsi di trailer, inclusi quelli di Nope [id., Jordan Peele, 2022], Men [id., Alex Garland, 2022] e Black Phone [The Black Phone, Scott Derrickson, 2022]. Mentre li guardavo mi ha colpito il fatto che, nonostante non sia una grande appassionata del genere, ero comunque carica di aspettative nei confronti di un film dell’orrore – almeno è così che classificherò The Northman, facendo ricorso a criteri non troppo rigorosi. D’altra parte, se qualcuno dovesse nutrire dei dubbi sul fatto che si tratti di un horror, voglio a tal proposito mostrare un’inquadratura del personaggio identificato nei titoli di coda come “lo Stregone”, che regge in mano la testa mummificata di Heimar il Matto – la storia di The Northman è infatti basata su un antico mito scandinavo, lo stesso da cui deriva Amleto.

prestige horror

Non solo ero in sala per vedere un film dell’orrore, ma aspettavo con impazienza di recuperare due dei tre film pubblicizzati all’inizio della proiezione: Nope di Jordan Peele e Men di Alex Garland (apparentemente questi titoli molto brevi sono ideati per evitare qualsiasi spoiler). Più tardi, prendendo spunto dall’uscita ravvicinata di questi horror, mi è venuto in mente che tutti e tre i registi – Eggers, Peele e Garland – hanno realizzato esclusivamente film di genere – tre a testa, guardacaso. E mentre tutti quanti hanno avuto un certo successo di critica, di pubblico e/o al botteghino, nessuno di loro ha tuttavia abbracciato il mondo dei franchise di successo. È così frequente che, al giorno d’oggi, i registi indipendenti siano strappati dal mondo del cinema arthouse a basso budget per passare alle vette vertiginose dei franchise seriali che sospetto che almeno uno di loro sia stato tentato dagli studios.

Niente ci impedisce di pensare che in futuro Eggers, Peele e Garland possano soccombere alle sirene che hanno attratto autori indipendenti come Taika Waititi, Guillermo del Toro e Chloé Zhao nel mondo dei blockbuster hollywoodiani. Per ora, però, è straordinario trovare dei registi con carriere per certi versi così simili che non hanno abbandonato il genere di film che li ha portati al successo quando, probabilmente, avevano a disposizione altre opzioni. Infatti è molto comune oggi per un aspirante regista entrare a far parte dell’industria con un film horror a basso budget di successo e poi dirigere subito dopo un blockbuster con un budget a nove cifre. (Per un elenco dei registi di film di supereroi che hanno iniziato con l’horror, vedi qui; per uno più generale dei registi indipendenti che sono passati ai blockbuster, vedi qui.)

C’è infine un quarto regista che appartiene allo stesso gruppo di Eggers, Peele e Garland. Non ho ancora visto un trailer di Disappointment Blvd. di Ari Aster, sul quale circolano poche notizie ma che dovrebbe uscire a breve. È descritto come un film horror comico. Gamerant ha le informazioni più complete che ho trovato. Alcuni estratti:

Seguendo la tradizione dei suoi film precedenti, Aster sarà sia sceneggiatore che regista di Disappointment Blvd. Sebbene il film sia avvolto nel mistero e non abbia ancora un trailer, sarà una commedia horror che attraversa vari decenni e che racconterà la storia di un famoso imprenditore di successo. E se Hereditary – Le radici del male [Hereditary, 2018] e Midsommar – Il villaggio dei dannati [Midsommar, 2019] sono un buon punto di partenza per avere delle aspettative, Disappointment Blvd. traghetterà il genere horror verso la commedia. In una conversazione con gli studenti della UC Santa Barbara, Aster ha descritto Disappointment Blvd. come una “commedia da incubo” di 4 ore, anche se resta da vedere se stesse scherzando sulla sua lunghezza. A24 distribuirà Disappointment Blvd. oltre a co-produrlo con Square Pegs, la casa di produzione di Ari Aster e del produttore Lars Knudsen. Disappointment Blvd. ha iniziato la produzione nel giugno dello scorso anno e uscirà entro la fine anno, anche se non è stata ancora fornita una data ufficiale2.

Eggers, Peele, Garland e Aster appartengono tutti indiscutibilmente a una tendenza a cui è stato dato recentemente un nome, anzi, due: elevated horror e prestige horror. L’espressione elevated horror ha preso piede nel 2015, dopo l’uscita del primo lungometraggio di Eggers, The Witch. Sospetto che anche Ex Machina [id.] di Garland, uscito nel 2014, sia stato uno dei titoli presi in considerazione per la formulazione di tale concetto. Molti lo classificherebbero come un film di fantascienza, ma secondo i miei criteri, qui non troppo rigorosi, può essere considerato un horror, soprattutto perché i due film successivi di Garland rientrano innegabilmente all’interno del genere. L’elevated horror, secondo l’Hollywood Reporter, presenta tra le sue caratteristiche la capacità di inserire stilemi arthouse all’interno dei film di genere, nonché un’attenzione riservata più ai drammi psicologici che al gore.

Non ho alcun interesse verso il termine elevated horror, poiché potrebbe riferirsi semplicemente a un incremento della quantità di spaventi presenti nel singolo film. Si tratta di un espediente lontano da ciò che stanno invece facendo questi registi, sebbene The Northman abbia scarsa attenzione per la psicologia e contenga molti smembramenti ripresi in maniera estetizzante.

Negli ultimi anni si è verificata tra i fan una reazione accesa contro l’elevated horror, espressione che sembra relegare la restante produzione del genere nell’alveo della banalità o della spazzatura. Non nutro nessuna curiosità per il dibattito che ne è conseguito, ma si può digitare su Google elevated horror per averne un’idea.

Le stesse modalità di dibattito sono fermentate a proposito della definizione prestige horror, che i fan considerano svilente per molti grandi film del passato che si sono invece guadagnati il rispetto della critica, i premi e lo status di classici. Infatti L’esorcista [The Exorcist, William Friedkin, 1973], Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York [Rosemary’s Baby, Roman Polanski, 1968], Lo squalo [Jaws, Steven Spielberg, 1975], I figli degli uomini [Children of Men, Alfonso Cuarón], Dracula di Bram Stoker [Dracula, conosciuto anche col titolo alternativo Bram Stoker’s Dracula, Francis Ford Coppola, 1992] e altri sono stati e rimangono ancora oggi opere assai celebrate. Sono a tutti gli effetti film d’autore, così come i film di questo gruppo di giovani registi che hanno trovato un serbatoio per esprimersi all’interno dell’horror, anche se erano diretti da persone che spaziavano all’interno di più generi.

Userò qui l’espressione prestige horror, poiché mi sembra descriva accuratamente le caratteristiche peculiari delle opere di questi quattro registi e di altri film (ad esempio, A Quiet Place – Un posto tranquillo [A Quiet Place, John Kraskinski, 2018], Saint Maud [id., Rose Glass, 2019]), distinguendole dai film horror mainstream più convenzionali. Penso che quest’espressione suggerisca che all’interno del genere stia emergendo una sostanza più profonda rispetto a certe derive da torture porn che sembravano essere dominanti.

Questo articolo non ha lo scopo di presentare una panoramica d’insieme del prestige horror. Ero semplicemente curiosa di verificare che cosa hanno in comune questi quattro registi, autori di un corpus di opere che potrebbe essere considerato il nucleo dell’attuale tendenza del prestige horror e come questi punti in comune abbiano contribuito a creare la percezione di una nuova tendenza situata all’interno di un genere più vasto.

Il mio interesse nasce dal fatto che in un breve periodo questi registi hanno realizzato diversi lungometraggi horror di discreto successo in grado di attirare l’attenzione favorevole di critici, festival cinematografici, fan e istituzioni che distribuiscono premi.

I film

annientamento prestige horror

Ecco una cronologia dei film dei quattro registi, con informazioni rilevanti per spiegare il loro status di prestigio:

2014

EX MACHINA (Alex Garland) Dist. A24
Budget: $ 15.000.000
Lordo mondiale: $ 36.869.414
Rotten Tomatoes: 92% critici 86% pubblico (6 punti di differenza)

2015

THE WITCH (Robert Eggers) Dist. A24
Budget: $ 4.000.000
Lordo mondiale: $ 40.423.945
Rotten Tomatoes: 90% critici 59% pubblico (31 punti di differenza)

2016

Nessuno

2017

SCAPPA – GET OUT [Get Out, Jordan Peele] Prod. Blumhouse e Dist. Universal
Budget $ 4.500.000
In tutto il mondo $ 255.407.969 lordi
Rotten Tomatoes: 98% critici 86% pubblico (12 punti di differenza)

2018

ANNIENTAMENTO [Annihilation, Alex Garland] Prod. Skydance Media e Dist. Paramount
Budget: $ 40.000.000
Lordo mondiale: $ 43.070.915
Rotten Tomatoes: 88% critici 66% pubblico (22 punti di differenza)

HEREDITARY – LE RADICI DEL MALE (Ari Aster) Prod. e Dist. A24
Budget: $ 10.000.000
In tutto il mondo $ 80.200.936 lordi
Rotten Tomatoes: 89% critici 68% pubblico (21 punti di differenza)

2019

THE LIGHTHOUSE (Robert Eggers) Prod. e Dist. A24
Budget: stimato $ 11.000.000
In tutto il mondo BO $ 18.177.614
Rotten Tomatoes: 90% critici 72% pubblico (18 punti di differenza)

MIDSOMMAR – IL VILLAGGIO DEI DANNATI (Ari Aster) Prod. e Dist. A24
Budget: $ 9.000.000
Lordo mondiale: $ 47.967.636
Rotten Tomatoes: 83% critici 63% pubblico (20 punti di differenza)

US [US, Jordan Peele] Prod. Monkeypaw Productions e Dist. Universal
Budget $ 20.000.000
In tutto il mondo $ 255.184.580 lordi
Rotten Tomatoes: 93% su RT, 60% pubblico (33 punti di differenza)

2020

Nessuno

[DEVS, Alex Garland, miniserie di 8 episodi per Hulu]

2021

Nessuno

2022

THE NORTHMAN (Robert Eggers) Prod. Regency e Dist. Focus (ala speciale di Universal)
Budget: stimato $ 70-90.000.000
Lordo mondiale fino al 4 maggio: $ 43.934.6353
Rotten Tomatoes: 89% critici 66% pubblico (23 punti di differenza)

MEN (Alex Garland) Prod. e Dist. A24
Budget: sconosciuto. Collider lo definisce “un film horror a basso budget”4.

NOPE (Jordan Peele) Prod. Monkeypaw Productions e Dist. Universal
Budget: Variety riporta un budget di $ 68.000.0005.

DISAPPOINTMENT BLVD. (Ali Aster) Prod. e Dist. A24
Budget: sconosciuto

Chiaramente la pandemia ha ritardato il completamento e l’uscita di molti di questi film e causato la quasi contemporanea distribuzione degli ultimi film dei quattro registi. Avrebbero potuto esserci film diretti da tutti e quattro questi autori anche nel 2019, ma Garland era presumibilmente impegnato nella produzione, nella scrittura e nella regia degli otto gli episodi della serie di FX Devs, trasmessa per la prima volta il 5 marzo 2020. Quest’ultima potrebbe essere descritta come una combinazione dei generi fantascientifici e horror, un po’ come già accadeva in Ex Machina.

Il prestigio

nope jordan peele

Recensioni, professionali e amatoriali

In questi giorni, un indicatore del gradimento popolare, anche se grezzo, è il sito di aggregazione critica Rotten Tomatoes. È sorprendente che ogni film di questo gruppo sia stato valutato positivamente più dai critici che dal pubblico. Anche altri film menzionati nelle discussioni sul prestige horror vedono una divisione simile, come Saint Maud (distribuito da A24), che ha avuto un punteggio di critica del 93% contro il 64% di approvazione del pubblico. D’altra parte, Saw – L’enigmista [Saw, James Wan, 2004, distribuito da Lionsgate), che sicuramente non rientra nella categoria del prestige horror, ha ottenuto un punteggio di critica del 51% e l’approvazione del pubblico dell’84%.

Festival e Premi

Forse è un po’ esagerato definire questi horror come opere d’essai, dal momento che di solito vengono proiettati nei multisala. Tuttavia, alcune première in festival importanti sono state riservate a film indipendenti che condividono molte caratteristiche tipiche del cinema d’essai. Si pensi ad esempio a quanto accaduto al Sundance con The Witch, Scappa – Get Out ed Hereditary – Le radici del male. Ex Machina e Us sono stati proiettati per la prima volta al SXSW, il secondo come film di apertura, come accaduto con A Quiet Place – Un posto tranquillo l’anno prima. The Lighthouse è stato presentato in anteprima fuori concorso a Cannes e la stessa sorte capiterà a Men alla fine di questo mese (e forse Disappointment Blvd., vedi sopra). Annunciando quest’ultimo, Deadline ha commentato: “I film indipendenti presentati fuori concorso al festival di Cannes hanno acquisito una sempre maggiore fama, come dimostra la proiezione in anteprima di film come The Lighthouse di Robert Eggers, Un sogno chiamato Florida [The Florida Project, Sean Baker, 2017] e The Rider – Il sogno di un cowboy [The Rider, 2017] della vincitrice dell’Oscar Chloé Zhao.

Per Nope, Peele ha adottato un modus operandi maggiormente mainstream, avendo mostrato un trailer esteso al Cinemacon il 27 aprile 2022.

Ovviamente i premi sono il segnale dell’acquisizione di prestigio. Per citare alcuni dei più importanti, Eggers ha vinto come miglior regista di un film drammatico con The Witch al Sundance. The Lighthouse ha vinto il premio FIPRESCI della critica a Cannes, è stato nominato all’Oscar per la migliore fotografia e ha vinto il premio per la fotografia dall’American Society of Cinematographers. Scappa – Get Out di Peele è stato candidato a quattro Oscar, vincendo quello per la migliore sceneggiatura originale. Peele è entrato nella lista di Time delle 100 persone più influenti al mondo e nelle top ten del National Board of Review, dell’AFI, del Time e di altri; ed è stato anche uno dei produttori di di BlacKkKlansman [id., Spike Lee, 2018]. Ex Machina ha sorpreso quasi tutti vincendo l’Oscar per gli effetti visivi, sconfiggendo avversari come Mad Max: Fury Road [id., George Miller. 2015], Sopravvissuto – The Martian [The Martian, Ridley Scott, 2015], Star Wars – Il risveglio della forza [Star Wars: The Force Awakens, J.J. Abrams, 2015] e Revenant – Redivivo [The Revenant, Alejandro González Iñárritu, 2015]. L’Hollywood Reporter ha considerato la sua vittoria “probabilmente la più grande sorpresa della notte”.

Questi sono alcuni dei riconoscimenti più importanti. Presentazioni ai festival e vittorie di premi si sono verificate con regolare cadenza negli ultimi anni. Le associazioni di critici locali e il profluvio di festival specializzati di fantascienza/horror/fantasy assegnano centinaia di premi, la maggior parte dei quali non arriva mai all’attenzione del grande pubblico. Tuttavia, stimolano l’interesse dei fan dell’horror (Gli elenchi completi dei candidati e dei vincitori di tale festival sono forniti su IMDB.)

Produzione e distribuzione

I primi tre film dell’elenco presente sopra hanno realizzato profitti impressionanti con budget ridotti, in particolare Scappa – Get Out. Ex Machina e The Witch sono stati finanziati con i soldi racimolati da piccole case di produzione semisconosciute e poi sono stati acquistati per la distribuzione da A24. Entrambi i film sono usciti rispettivamente uno e due anni dopo che A24 aveva distribuito il suo primo film nel 2013, quindi in una fase quasi embrionale della storia della compagnia. Sono stati tra i tanti che hanno reso A24 il produttore e distributore di film indipendenti e stranieri di maggior successo di pubblico e critica. Ex Machina ha fornito ad A24 il suo primo Oscar.

Il terzo, Scappa – Get Out, ha raggranellato una clamorosa quantità di denaro pur essendo stato realizzato con un budget modesto.

Questi successi potrebbero aver incoraggiato la Paramount a distribuire il quarto, Annientamento, sperando in un simile successo. Nonostante sia uno dei migliori del gruppo (secondo me), non ha tuttavia raccolto grandi consensi ed quello che ha incassato meno tra i film dell’elenco (anche se gli incassi finali di The Northman devono ancora arrivare).

Il sottogenere si è ripreso con Hereditary – Le radici del male, che era (e potrebbe ancora essere) il più grande incasso di A24. La società ha quindi finanziato il successivo film di Aster, Midsommar – Il villaggio dei dannati, che si è rivelato anch’esso redditizio, anche se meno di Hereditary. A24 ha anche prodotto entrambi i film, ottimizzando perciò i profitti. Questi successi sono stati forse una consolazione per il mancato pareggio di The Lighthouse, anch’esso prodotto da A24. Eggers ha poi lasciato A24 per approdare a Regency, che ha fornito un budget stimato di $ 70-90.000.000, per The Northman, di gran lunga il più esoso di tutti i film usciti finora. Il suo incasso mondiale al 4 maggio, due settimane dopo la sua uscita, è di poco inferiore a $ 44 milioni, rendendo improbabile un esito redditizio.

L’importanza di A24 per il prestige horror dovrebbe essere ovvia. Ha distribuito sei degli undici film citati e prodotto tre di quei sei.

A24 è stata costituita nel 2012. Oggi, l’incredibile elenco di opere prodotte dalla compagnia include molti film indipendenti di tutti i tipi, tra cui Moonlight [id., Barry Jenkins, 2016], Minari [id., Lee Isac Chung,, 2020], First Cow [id., Kelly Reichardt, 2019], Un sogno chiamato Florida, Macbeth [The Tragedy of Macbeth, Joel Coen, 2021] e, più recentemente, Everything Everywhere All at Once [id., Dan Kwan e Daniel Scheinert, 2022]. La casa di produzione sembra aver intrecciato un importante sodalizio con Alex Garland, avendo annunciato che produrrà e distribuirà il suo prossimo lavoro, intitolato Civil War. A prima vista non sembra essere un film dell’orrore, ma chi lo sa?

A24 è stata chiaramente cruciale per le carriere di Garland, Eggers e Aster, mentre Peele ha seguito un percorso diverso. Nel 2002 ha iniziato come cabarettista e presto è apparso in alcuni episodi di serie come The Mindy Project [id., creata da Mindy Kaling, 2012-17] e Fargo [id., creata da Noah Hawley, 2014-in corso]. Ha guadagnato fama attraverso la serie comica Key and Peele [id., creata da Keegan-Michael Key e Jordan Peele], andata in onda dal 2012 al 2015. L’ha anche prodotta, fondando la sua società di produzione, la Monkeypaw Productions, nel 2012. Casualmente si tratta dello stesso anno in cui è stata costituita A24; la cosa forse aiuta a spiegare perché le carriere di questi registi sono progredite parallelamente. Ha continuato a produrre serie come The Twilight Zone [id., creata da Simon Kinberg, Jordan Peele e Marco Ramirez, 2019-20] e Lovecraft Country [id., creata da Misha Green, 2020]. Si è dedicato al cinema nel 2017 con Scappa – Get Out, prodotto da Blumhouse, nota per i suoi film horror a basso budget e normalmente meno legata a canoni autoriali. La Universal ha distribuito questo film, che è diventato il più redditizio dell’intero gruppo – facendo la tara rispetto al budget originale – e presto ha avviato una stretta collaborazione con Peele.

A un un’intervista con Indiewire, Peele ha descritto di essere stato cauto nel chiedere un budget più cospicuo per il successivo Us.

Durante una riunione con la Universal […] “le carte erano nelle mie mani”, ha detto Peele. “Non sembrava un’audizione. Sono stato io a dire loro: ‘Questo è quello che voglio fare, è qui che voglio farlo, come vi suona?” […]

“Avevo circa cinque volte il budget del precedente, che per gli standard cinematografici non è poi tantissimo”, ha detto. “Questa è stata la chiave per me. In caso contrario, non avrei avuto la mia libertà. Come regista, riesco a eccellere anche con certe restrizioni. Non volevo eccedere con il budget e all’improvviso avere uno studio responsabile nei miei confronti”. Ha riso. “Non c’è mai stato un momento in cui abbiano espresso una volontà diversa da quella di realizzare il progetto”. Quando la Universal ha dato a Peele il via libera per Us, ha anche firmato un primo accordo con la sua Monkeypaw Productions.

La Universal ha finanziato e distribuito il film, inviandolo al SXSW per l’anteprima. Sorprendentemente, It [id., Andy Muschietti] e Scappa – Get Out hanno generato un incasso globale pressoché identico. In effetti, sono di gran lunga gli horror recenti di maggior successo. Nel 2019, l’anno in cui è uscito Us, la Universal ha firmato con Peele un contratto per cinque film, del valore di $ 300-400.000.000.

Come risultato di tutto ciò, Peele si distingue dal resto del gruppo per essere un uomo molto ricco. Il suo patrimonio nel 2021 è stata stimato in circa $ 50.000.000.

Questo accordo presumibilmente includeva il recente remake del serial killer movie Candyman (2021), prodotto e scritto da Peele e diretto da Nia DaCosta.

Quanto più alti saranno i budget per questi film futuri è impossibile da prevedere. È degno di nota, tuttavia, che Nope è stato girato da Hoyte van Hoytema, direttore della fotografia di Interstellar [id. 2014], Dunkirk [id., 2017], Tenet [id., 2020] e Oppenheimer [id., 2023] di Christopher Nolan. È stato girato su pellicola con alcune sequenze realizzate in 65 mm. Verrà proiettato nelle sale IMAX, un ovvio passo avanti rispetto ai due film precedenti.

Inoltre, Peele è uno dei grandi registi di Hollywood che collaborano allo sviluppo della prossima generazione di macchine da presa IMAX. Indiewire riporta:

I nuovi modelli dovrebbero essere un miglioramento rispetto all’attuale offerta di macchine da presa IMAX che utilizzano il loro peculiare tipo di pellicola da 65 mm. Le nuove cineprese saranno più silenziose, con una serie di nuove funzionalità aggiunte per migliorare l’efficienza. Oltre alle quattro nuove macchine da presa, molte delle cineprese e degli obiettivi IMAX esistenti dovrebbero essere aggiornati e migliorati.

Se ciò non fosse abbastanza stimolante, la società collaborerà con alcuni dei migliori artisti visivi di Hollywood sul design delle cineprese. Grandi registi tra cui Christopher Nolan e Jordan Peele avranno un ruolo decisivo nello sviluppo delle nuove macchine da presa, così come i migliori direttori della fotografia tra cui Hoyte van Hoytema (Tenet), Linus Sandgren (No Time To Die [id., Cary Joji Fukunaga, 2020]), Rachel Morrison (Black Panther [id., Ryan Coogler, 2018]), Bradford Young (Arrival [id., Denis Villeneuve, 2016]) e Dan Mindel (Star Trek [id., J.J. Abrams, 2009]).

Se Nope sarà un successo, come prevede Forbes, Peele cercherà di sperimentare con altri generi o continuerà a realizzare prestige horror finanziati con un budget maggiore? Il suo entusiasmo per la tecnologia IMAX potrebbe suggerire un’inclinazione a rompere il suo schema attuale in favore di altri generi più ricchi di effetti. Tuttavia, forse un indizio in senso contrario proviene dal nome che ha dato alla sua società di produzione, Monkeypaw Productions, evocando con esso la classica storia dell’orrore di Le Fanu.

I distributori e, nel caso di A24, i produttori, di questi film hanno trasformato questi registi in veri e propri marchi, molto più rilevanti della maggior parte dei registi di film horror. Il trailer di The Northman pubblicizzava Eggers come “visionario” (in alto) mentre la Paramount dava indicazioni sulla natura innovativa e autoriale di Us sin dal poster: la scritta “nuovo terrore”, sottolinea la coerenza del percorso di Peele all’interno dell’horror; il riferimento alla “sua mente”, suggerisce il suo talento; e naturalmente non manca un riferimento agli Oscar (in alto a sinistra).

La follia di Midsommar – Il villaggio dei dannati

midsommar prestige horror

Midsommar – Il villaggio dei dannati si staglia come uno dei film più ammirati del ciclo, nonostante abbia avuto il punteggio più basso della critica di Rotten Tomatoes e il terzo punteggio più basso del pubblico. Il suo percorso verso la fama di film d’autore è iniziato rapidamente quando, meno di due mesi dopo l’uscita del film nel luglio 2019, Aster è apparso allo Scary Movies Festival Film al Lincoln Center, presentando la director’s cut del film. La durata è stata portata da 148 a 171 minuti.

Martin Scorsese ha inaspettatamente contribuito ad aumentare le quotazioni di Aster. I lettori ricorderanno le sue famigerate osservazioni sul fatto che i film MCU non siano cinema e la sua successiva spiegazione di ciò che intendeva sul New York Times. Lì ha elencato alcuni registi i cui film esemplificano il “cinema puro”:

[…] sono tutto ciò che i film di Paul Thomas Anderson o Claire Denis o Spike Lee o Ari Aster o Kathryn Bigelow o Wes Anderson non sono. Quando guardo un film di uno di quei registi, so che vedrò qualcosa di assolutamente nuovo e sarò portato in aree di esperienza inaspettate e forse anche innominabili. La mia comprensione di ciò che è possibile raccontare attraverso storie con immagini in movimento e suoni verrà ampliata.

È una compagnia piuttosto esaltante per un regista di film horror che ha realizzato solo due lungometraggi. Scorsese ha proseguito scrivendo un’introduzione a un libro che accompagna l’uscita della director’s cut su blu-ray standard e 4K Ultra HD, acquistabile solo dal sito della A24 .

All’inizio del 2020, critici e fan si aspettavano che il film fosse nominato agli Oscar. Quando ciò non si è verificato, molti giornalisti si sono indignati. Il Washington Post ha pubblicato un articolo intitolato “Gli Oscar dovrebbero superare la loro paura dei film dell’orrore”, menzionando Midsommar – Il villaggio dei dannati, Us ed Hereditary – Le radici del male e in particolare le interpretazioni di Florence Pugh e Toni Colette. Indiewire ha elencato Midsommar – Il villaggio dei dannati insieme a The Farewell – Una bugia buona [The Farewell, Lulu Wang, 2019], Her Smell [id., Alex Ross Perry, 2018], Ritratto della giovane in fiamme [Portrait de la jeune fille en feu, Céline Sciamma, 2019], La rivincita delle sfigate [Booksmart, Olivia Wilde, 2019] e Diamanti grezzi [Uncut Gems, Benny Safdie e Josh Safdie, 2019] tra i film ingiustamente dimenticati dalle nomination.

Sorprendentemente, una sorta di protesta contro la mancata nomination di Midsommar – Il villaggio dei dannati è stata organizzata durante il numero musicale di apertura degli Oscar 2020, il 9 febbraio. Janelle Monáe l’ha ideata e messa in scena, insieme a un gruppo di ballerini, alcuni dei quali erano vestiti da vari personaggi di alcuni dei candidati al premio di miglior film dell’anno: Joker [id., Todd Phillips, 2019], Jojo Rabbit [id., Taika Waititi, 2019] e Piccole donne [Little Women, Greta Gerwig, 2019]. Tra loro spiccano, tuttavia, quattro donne con i costumi bianchi di Midsommar e, per chiarire completamente il punto, la stessa Monáe ha indossato una copia dell’abito floreale portato dalla protagonista per l’ultima parte del numero (vedi sotto).

L’ampia copertura stampa del numero ha suggerito che il contenuto fosse un’idea di Monáe, ma l’Academy deve aver approvato e collaborato. Il numero ha suscitato una notevole attenzione e molti fan di Midsommar hanno pubblicato dei tweet che suggerivano di essere stati in qualche modo risarciti attraverso questa esibizione.

L’Academy ha fatto ulteriormente ammenda due mesi dopo, quando il 9 maggio l’Academy Museum ha annunciato di aver fatto l’offerta vincente ($ 65.000) per l’abito originale May Queen del film, che è stato venduto insieme ad altri oggetti di scena della A24 per finanziare alcuni enti di beneficenza legati al Covid (la Fondazione FDNY è il dipartimento dei vigili del fuoco di New York).

L’abito è stato esposto al Museo in tempo per l’inaugurazione del 30 settembre 2021.

midsommar prestige horror

Sulla base di un tour in anteprima per i giornalisti, il 22 settembre Timeout ha inserito l’abito tra le undici cose più belle da vedere al Museo, un elenco che includeva anche le pantofole color rubino di Judy Garland e lo squalo di Jaws. Il primo prestige horror a essere presente all’Academy Museum ha quindi portato una nuova forma di rispetto per il genere. Forse l’anno prossimo Alexander Skarsgård o Steven Yuen o Jessie Buckley o Rory Kinnear potrebbero effettivamente ricevere una nomination come attori, mentre a qualcuna delle opere più recenti potrebbe spettare una nomination come miglior film.

Un’ultima osservazione. Le dinamiche che associamo ai film del filone del prestige horror si riscontrano già da tempo in alcuni film stranieri alla ricerca di una distribuzione nel mercato nordamericano. Realizzare film horror poco costosi occasionalmente diventa il modo con cui dei registi sconosciuti entrano in un mercato altrimenti inavvicinabile. Gli esempi includono il film svedese Lasciami entrare [Låt den rätte komma in, Tomas Alfredson, 2008], l’islandese Lamb [id., 2021], primo lungometraggio di Valdimar Jóhannsson, presentato in anteprima a Cannes e nominato quest’anno come miglior film internazionale, e attualmente il finlandese Hatching – La forma del male [Pahanhautoja, 2022], il primo lungometraggio di Hanna Bergholm. È interessante notare che anche qui, stando a Rotten Tomatoes, le valutazioni della critica sono superiori a quelle del pubblico, con i tre titoli che ottengono rispettivamente un punteggio: 98%/90%, 86%/61% e 92%/59%. I loro distributori erano rispettivamente: Magnolia Pictures (sotto la sua etichetta di genere, Magnet Releasing), A24 e IFC Midnight (etichetta di genere di ICF Films).

Alcune note.

Scott Derrickson è un caso interessante di regista specializzatosi in film horror mainstream prima di passare a un franchise di successo all’interno del MCU, Doctor Strange [id., 2016]. Era al lavoro sul sequel quando un disaccordo di qualche tipo con la Marvel ha portato al suo allontanamento. È tornato all’horror con il serial killer movie Black Phone (distribuito da Blumhouse) di cui ho menzionato di aver visto il trailer. I suoi progetti annunciati sembrano appartenere al genere horror e fantasy all’interno delle produzioni mainstream.

I prestige horror del passato che ho citato hanno tutti ricevuto nomination all’Oscar, con alcune vittorie (in grassetto), principalmente nelle categorie under-the-line. L’esorcista: sceneggiatura non originale, suono, fotografgia, attrice, attore non protagonista, attrice non protagonista, regia, scenografia, montaggio; Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York: sceneggiatura non originale, attrice non protagonista; Lo squalo: suono, montaggio, musica, miglior film; I figli degli uomini: sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio; e Dracula di Bram Stoker: costumi, montaggio sonoro, trucco, scenografia.

I registi di modesti film dell’orrore a volte tornano all’ovile dopo aver realizzato un blockbuster. Dopo una serie di film horror, Scott Derrickson ha diretto Doctor Strange (2016), ma ora torna con Black Phone. Dal trailer di cui sopra, sembra un serial killer movie convenzionale, se si esclude la presenza di Ethan Hawke nella parte del cattivo. Guillermo del Toro è tornato alle sue più comode radici indie dopo Pacific Rim [id. 2013], e Taika Waititi sembra mantenere la parola data sull’alternanza tra grandi progetti (Thor: Ragnarok [id., 2017] e Thor: Love and Thunder [id., 2022]) e opere personali (Jojo Rabbit); tra i suoi molti film annunciati ci sono diversi film in franchising, ma anche Tower of Terror, apparentemente un film horror.

[17 maggio 2022] Alex Garland sembra voler abbandonare il genere horror, almeno per il suo prossimo film. Come suggerisce il titolo, Civil War, è un film d’azione incentrato su quel conflitto. Come ha detto in una recente intervista, sta persino pensando di rinunciare alla regia per dedicarsi alla sceneggiatura.

[22 maggio 2022] Chase Hutchinson di Collider ha pubblicato un elenco che classifica i ventuno film horror di A24 ordinati dal peggiore al migliore. (Non so quando è stato originariamente pubblicato, ma è stato aggiornato ieri, presumibilmente per includere Men di Garland). Come ho detto, non sono una grande fan dell’horror, quindi non avevo mai sentito parlare della maggior parte di questi e non ho molto da cavillare sulla classifica, a parte il fatto che metterei The Lighthouse più in alto di Midsommar e The Witch. Non ho visto Under the Skin [id., 2013] di Jonathan Glazer, che è in cima alla lista, quindi non ho idea se meriti davvero di essere il numero uno.]

midsommar oscar

Traduzione italiana dell’articolo (originariamente apparso in inglese su http://www.davidbordwell.net/blog/2022/05/06/how-did-prestige-horror-come-about/) a cura di Alberto Libera e Alessio Ragazzo.

 

NOTE

1. L’articolo è stato originariamente pubblicato il 6 maggio 2022.

2. Il film di Ari Aster uscirà nel 2023.

3. Il lordo mondiale finale sarà di $68.723.149.

4. Il lordo mondiale fino all’11 agosto è di $10.741.492. Rotten Tomatoes: 68% critici 39% pubblico (29 punti di differenza)

5. Il lordo mondiale fino all’11 agosto è di $100.324.075. Rotten Tomatoes: 82% critici 68% pubblico (14 punti di differenza)