Nel saggio più famoso della Feminist Film Theory (FFT), Visual Pleasure and Narrative Cinema (1975)1, Laura Mulvey osserva come nel cinema classico l’atto del guardare sia costantemente scisso in attivo/maschile e passivo/femminile: la soggettiva viene riservata all’uomo, mentre la donna è ridotta a oggetto da guardare e possedere. Tuttavia, da un punto di vista psicoanalitico, […]
L’imperatrice Caterina [The Scarlet Empress, 1934] rappresenta l’apogeo dei sei film che Josef von Sternberg ha realizzato con l’attrice Marlene Dietrich negli studi della Paramount Pictures. Poco apprezzato al momento della sua uscita1, il film racconta l’ascesa al trono dell’imperatrice Caterina II di Russia, Sofia Federica, sacrificando l’attendibilità della ricostruzione storica in favore di una delirante […]
Il genere è anche questione di prospettiva. Critica, filologica, archiviale, teorica: la modalità con cui ciascuno approfondisce la riflessione sul genere varia a seconda di una determinata ottica, di precise coordinate di sguardo. Di fronte a uno scenario dai confini incerti come quello del neo-noir, Pier Maria Bocchi guarda al genere da un’angolazione significativa. Il […]
Cult movie per eccellenza, oggetto di un seguito (Il giardino delle streghe [The Curse of the Cat People, Gunther von Fritsch, Robert Wise, 1944]) e di un remake diretto da Paul Schrader1 con protagonista Nastassja Kinski, preso a modello e citato da generazioni di registi (Dario Argento2 in Suspiria [1977] e Phenomena [1985], Claire Denis3 […]
«Film your murders like love scenes, and film your love scenes like murders.» Chissà se il regista Paul Verhoeven, sul set del suo quarto lungometraggio americano, il controverso Basic Instinct [id., 1992], aveva in mente questa frase di Alfred Hitchcock. Ad ascoltare il regista olandese, sembrerebbe proprio di sì: «The sex scenes in Basic Instinct […]