Presentata nel 2015 al festival di Locarno nella sezione Cineasti del presente e vincitrice del Premio per il miglior regista emergente, l’ambiziosa opera prima del giovane autore cinese Bi Gan mostra caratteri di inconsueta maturità stilistica e una spiccata originalità che ne fanno un caso unico nel panorama della recente produzione cinese. Rifuggendo dalle istanze […]
Cominciamo da un paratesto: i titoli d’apertura. Lo sfondo è una tela sbiadita, sul modello dei sacchi di juta utilizzati da Ozu nei crediti di testa dei suoi film. Le fibre deteriorate dall’usura del tempo. Macchie di colore informali, frastagliate e laciniate si succedono e sovrappongono come in un dripping di Jackson Pollock. Eppure, quello […]
«Fate sentire, fate pensare, fate vedere.» Henry James Per approcciarsi al cinema tedesco del nuovo millennio, un buon punto di partenza potrebbe essere quello di confrontarsi con Das Himmler Projekt [id., 2000] di Romuald Karmakar. È un arthouse film duro e puro, di rigore e nitore brechtiani, la cui intensità non è poi molto distante […]
Carrère a doppio taglio Oltre a maturare mutue corrispondenze con arti puramente figurative, come la pittura o l’architettura, il cinema tesse un dialogo serrato anche con la letteratura: sono innumerevoli infatti le trasposizioni cinematografiche di opere letterarie. Ma assieme ad una manifestazione così pragmatica, questa contaminazione viene impersonificata da figure «a doppio taglio»: cineasti come […]
L’opera del cineasta Konstantin Lopushansky abbonda di immagini apocalittiche; visioni folgoranti provenienti da un mondo in rovina. L’essere umano, autentico protagonista delle sue pellicole, è scaraventato in possibili e desolanti futuri: luoghi immaginari che altro non sono se non inquietanti rappresentazioni di una ipotetica fine della specie. D’altronde, quelli di Lopushansky sono veri e propri […]