Curioso caso. Nel 1981 escono tre dei più decisivi werewolves movies (film sui licantropi) della storia del cinema: Un lupo mannaro americano a Londra [An American Werewolf in London, John Landis, 1981], L’ululato [The Howling, Joe Dante, 1981] e Wolfen – La belva immortale [Wolfen, Michael Wadleigh, 1981]. Tanto evocati, amati e studiati sono i […]
Avvicinarsi alla morte a tal punto da poterla sopportare. Senza debolezze – se necessario addirittura assentandosi… e, se necessario, addirittura morendo.1 L’essere ci è dato in un superamento intollerabile dell’essere, non meno intollerabile della morte. E poiché nella morte, nel momento in cui l’essere ci è dato, ci è anche sottratto, noi dobbiamo cercarlo nel […]
Enter the Void [id., 2009] rappresenta una vera e propria sfida lanciata dal regista Gaspar Noé nei confronti del cinema del nuovo millennio. Un eccentrico e costoso esperimento filmico dove l’autore di Irréversible [id., 2002], incurante del rischio che tale operazione può comportare, realizza quello che è, a tutti gli effetti, un «kolossal sperimentale». Un […]
A conti fatti accade ben poco in Un lac [id., 2008], il terzo lungometraggio di finzione di Philippe Grandrieux. Ma è proprio sui resti di questa storia (d’amore?) che il cineasta francese ha l’occasione per approfondire la propria, personale idea di cinema sensoriale1. Ciò che compie, qui come altrove, è difatti un processo di vertiginosa saturazione filmica, in contrasto con i […]
Il cavallo di Torino [A torinói ló, 2011] di Béla Tarr, come tutte le opere artistiche, trascende l’univocità di senso e significato. Ciò non toglie la precisa impostazione con cui l’opera è stata realizzata. V’è una determinata storia, per quanto nel corso dell’opus tarriana questa si scarnifichi sempre più, e v’è un preciso modo di narrarla. Benché […]